fbpx

Venerdì 12 Aprile   |  ore 19:00

Orchi_dee

Orchi_dee nasce dall'incontro artistico tra Eleonora Gusmano, attrice, regista e performer e Alessandro Romano, Lorco, musicista eclettico e sound engineer nel 2017.

Il primo lavoro del collettivo è l’Ora blu, ibrido performativo in cui la parola deformata, scomposta

e sublimata, supera il legame indissolubile tra significato della parola e dimensione sonora e si fonde e confronta con la manipolazione del live electronics.  La drammaturgia originale dello spettacolo si è classificata al secondo posto del Premio Nazionale InPlatea. Lo spettacolo stato selezionato inoltre per il Festival Archivissima 2019. 
Il secondo lavoro della compagnia, Secondo Natura, parte proprio da un’indagine sul territorio con
gli abitanti di Callianetto e Castell’Alfero nella provincia di Asti. Lo spettacolo debutta nel 2020 a
Castell’Alfero e replica a Monopoli a Gennaio del 2022 presso la rassegna Visioni d’insieme.

Nel Marzo 2023 debutta a Roma la versione teatrale del progetto: Rez, che replica nel festival Lama
teatro a Monopoli nell’Agosto 2023 e all’Hiroshima Non Amour di Torino a Settembre 2023

Rez, in dialetto reggiano Reggio Emilia, diventa per
noi luogo archetipico fermo nel tempo, ai primi anni
ottanta, in cui far muovere personaggi sbandati,
eccessivi e voraci che di notte la abitano.
Sono studenti e studentesse in cerca di arte e
avventura, barboni e tossici nella stazione desolata,
scrittori al volante lungo la via Emilia in cerca
d'amore e di sé stessi. In corsa, fagocitano la loro
esistenza, tra entusiasmo e disperazione.
Rez non è più una città
ma incrocio di strade
di vite percorse,
traiettorie in cui si
incontrano i personaggi apolidi e sospesi
rievocati dai performer, ormai spettri nella ricerca
di un dialogo tra la nostra e la loro generazione.


Eleonora Gusmano

  Riccarda Dalbuoni. Giornalista professionista, laureata in Lettere classiche
(1999) e in Scienze della comunicazione (2012) all’università di Ferrara. Dal 2003
lavora come addetto stampa nella pubblica amministrazione. Ha collaborato
anche con testate giornalistiche come Il Resto del Carlino e Ferraraitalia. Ha
partecipato e collabora a rassegne letterarie (Elbabook, Inchiostro, Grisù 451, Trebbo di Nero, 
Microfestival delle storie, Antiche distillerie Mantovani, Bolobook), si occupa di
presentazione di libri e recensioni. Per BookTribu ha curato le antologie di autori
vari Si chiamerà Futura (2021), Il rosso e il noir (2022), Storie nemiche (2023). 

Sempre per BookTribu ha curato Morozzicum (2023), raccolta di scritti umoristici di Gianluca Morozzi.
Fa parte del direttivo dell’Assostampa polesana.

Alessandro Romano

nasce ad Avezzano nel 1982.
Nel 2001 si trasferisce a Roma e si laurea in Psicologia dell’arte e
letteratura nel 2006 presso la Sapienza di Roma ma poco dopo
inizia a dedicarsi unicamente alla musica. Si diploma presso il

Saint Louis College of Music di Roma nel corso di fonia e pro-
grammatore MIDI nel 2008. Nel 2010 ottiene il Master in inge-
gneria del suono presso l’Università di Tor Vergata con la tesi

“L’affermazione degli strumenti elettroacustici nella musica popolare ed evoluzione verso la virtua-
lizzazione digitale”. Dopo numerose esperienze live e di registrazione con alcune band romane. Come musicista ha inoltre composto e registrato numerose colonne sonore e sonorizzazioni tra cui
per il lungometraggio Tarda Estate di Marco De Angelis, e il cortometraggio Atto quinto di
Piero Messina. Ad oggi lavora come tecnico del suono freelance in eventi musicali, spettacoli teatrali ed eventi. Dal 2017 è fondatore della compagnia teatrale Orchi_dee con sede a Frascati, di cui è anche respon-
sabile tecnico. E’ titolare il progetto solista Lorco, che ha debuttato live al Klang in Roma nel Luglio 2020,

La cornice che unisce è un incidente
automobilistico appena avvenuto: vetri, sedili di
una macchina e un corpo sbalzato fuori.
Crash è scritto sulla maglietta di uno dei due, in
caratteri fumettistici, quasi pazienteschi :
Crash come la velocità senza controllo della
ronzinante cinquecento con cui viaggiavano e di
cui restano solo alcuni relitti in scena

Crash come i bicchieri che si sono scontrati troppe volte per l’ennesimo brindisi al Posto Ristoro della stazione.
Crash come gli ideali rivoluzionari di una generazione che si scontrano col riflusso post ideologico e l’abisso dell’eroina. Crash come quattro giovani donne che se fregano della loro reputazione e si
rincorrono strepitando in bicicletta in una Rez addormentata. Crash come le scritte sovrapposte su un tavolaccio per lasciare il segno. Crash
quando a ventuno anni hai già fatto, vissuto tutto
Crash come il suono dell'energia vitale, bruciante, incapace di spegnersi del
tutto nonostante il peso degli “scazzi e degli svacchi”.
Crash come l’odore del mare del Nord, dell’Oceano che arriva su e ci porta
all’Avventura !